Cos’è la tecarterapia?
T.E.CA.R. è semplicemente un acronimo, che sta a significare: Trasferimento Energetico Capacitivo e Resistivo.
Questa recente metodica riabilitativa si avvale di un macchinario che, sfruttando il principio del condensatore, determina uno spostamento di cariche elettriche. Esse stimolano i tessuti producendo calore direttamente dall’interno, determinano una vasodilatazione, quindi un maggior afflusso di sangue nella zona sottoposta a trattamento. Grazie a questo maggiore afflusso di sangue vi è l’eliminazione dei cataboliti, (ovvero i prodotti di scarto del metabolismo cellulare) e dei prodotti dell’infiammazione (es. l’istamina) che ci fanno sentire il dolore. Inoltre, sempre grazie all’aumento della vascolarizzazione locale, vi è un maggior apporto di ossigeno e di sostanze nutritive che servono alla guarigione del tessuto (muscolare, osseo, tendineo o nervoso).
A cosa serve?
La Tecar-terapia, (Trasferimento Energetico Capacitivo e Resistivo), è una nuova forma di terapia fisica presente da pochi anni nel campo riabilitativo. Agente fisico premiato nel 2000 a Bruxelles come miglior innovazione degli ultimi anni nel campo fisioterapico.
La Tecar è una tecnica che stimola energia dall’interno dei tessuti biologici, attivando i naturali processi riparativi e antiinfiammatori. La tecar richiama invece le cariche elettriche da tutto il corpo, sfruttando il modello del condensatore, cioè due conduttori affacciati e separati da un isolante.Gli effetti della tecar-terapia sono un aumento dell’attività metabolica (e quindi una velocizzazione della riparazione), un aumento della circolazione ematica e del drenaggio linfatico (e quindi una migliore ossigenazione dei tessuti e il riassorbimento degli edemi).
Da un’analisi di alcune ricerche universitarie sembra si possa affermare che i tempi di recupero sono all’incirca dimezzati.
Per questi motivi la Tecar-terapia è particolarmente indicata nelle patologie osteoarticolari come fratture, artrosi, lombalgie, cervicalgie, strappi muscolari, tendiniti. Altra caratteristica della Tecar è la possibilità di poter essere usata in presenza di mezzi di sintesi (protesi metalliche) cosa non possibile con le altre terapie fisiche.
In cosa consiste il trattamento? Come viene eseguito?
Il trattamento viene eseguito mediante due elettrodi: l’elettrodo capacitivo e l’elettrodo resistivo.
L’elettrodo capacitivo, rivestito con materiale isolante (ceramica o corindone) agisce sugli strati più superficiali del corpo. A seconda dell’intensità di calore e quindi della potenza erogata dal terapista, si andrà ad agire in maniera diversa sul microcircolo e sul sistema linfatico. In caso di poco calore, ovvero di poca potenza erogata si ha prevalentemente un effetto di biostimolazione, un effetto drenante e antiedemigeno; in caso invece di potenza erogata più alta, l’effetto sulla vascolarizzazione sarà maggiore e per effetto del calore (sedativo e rilasciante) si ha un maggiore effetto decontratturante sulle masse muscolari e di riparazione delle stesse in caso di un evento lesivo (lesione muscolare).
L’elettrodo resistivo invece, d’acciaio, agisce più in profondità e sui tessuti a maggiore resistenza, ovvero tendini, legamenti, fibro-cartilagini (es. menisco del ginocchio o disco intervertebrale) ossa e nervi.
L’elettrodo resistivo ha un maggiore effetto antalgico (contro il dolore) e, durante il suo trattamento, si vanno a creare delle cosiddette correnti di spostamento che irradiano la zona posta tra la piastra (elettrodo neutro) e l’elettrodo resistivo (elettrodo positivo). È importante dunque creare delle opportune geometrie rispetto alla piastra.
Attraverso l’utilizzo della fase capacitiva e resistiva si riesce pertanto ad avere un trattamento completo e differenziato su tutti i tessuti: superficiali e profondi.
Inoltre, cosa importantissima, durante la fase capacitiva permette l’integrazione del massaggio eseguito dal fisioterapista, mentre durante la fase resistiva permette l’integrazione di tecniche di terapia manuale e della kinesiterapia, ovvero della mobilizzazione articolare, dello stretching ecc..
Da qui si capisce l’importanza dell’operatore.
La tecar-terapia è attualmente il mezzo fisico, cioè il macchinario che ha rivoluzionato il mondo della riabilitazione, riducendo i tempi di guarigione e consentendo il recupero in tempi molto ridotti rispetto le comuni forme di terapia fisica.
Per cosa può essere utilizzata la Tecar-terapia?
Le indicazioni terapeutiche della Tecar-terapia sono molteplici:
- Distorsioni ed edemi
- tendiniti e borsiti
- lesioni muscolari, tendinee e legamentose
- traumi contusivi
- traumi ossei e osteoarticolari
- riabilitazione post-chirurgica
- cervicalgie e cervicobrachialgie
- lombalgie e lombo-sciatalgie
- meniscosi e lesioni meniscali (es. del ginocchio)
- algie croniche
- capsulite adesiva
- condropatia femoro-rotulea
- sindrome pubalgica
- coxartrosi e gonartrosi
- fascite plantare
Ci sono controindicazioni? La possono fare tutti?
La Tecar-terapia non ha controindicazioni ad eccezione di quelle relative a tutte le apparecchiature elettromedicali, come la presenza di pacemaker o le donne in gravidanza. Non ha effetti collaterali e ciò consente di applicarla in tempi molto ravvicinati al trauma, ripetendola eventualmente anche due volte nell’arco della stessa giornata, a vantaggio dei tempi di recupero motorio e di guarigione.
Può essere associata senza problemi ad altre terapie.
Non costituisce impedimento all’esecuzione di sedute di Tecar-terapia la presenza di protesi metalliche all’anca, al ginocchio o alla spalla, o nel caso di pazienti con problemi di sensibilità del calore (es. diabetici); basteranno solo degli opportuni accorgimenti.